Gli effetti dell'ultima perturbazione artica sui monti del Matese campano
Tra le giornate di martedì 7 e mercoledì 8 marzo, l'appennino centro-meridionale ha ricevuto un altro buon quantitativo di neve fino a quote medie, per l'azione di un fronte di aria fredda proveniente dai quadranti settentrionali. Oggi il versante campano del Matese si presentava così, siamo su Monte Mutria (1823 m slm).
Osservando la galleria fotografica è facile notare la differenza (circa 20 cm) di accumuli al suolo tra i crinali e le zone riparate dai forti venti settentrionali. Spesso infatti in queste condizioni, le zone maggiormente esposte ai venti da Nord ricevono scarsi accumuli nevosi, a causa dell'effetto "scaccianeve"
- quasi in cima verso il molise si scorge in basso a sx la diga di guardiaregia quasi in cima verso il molise si scorge in basso a sx la diga di guardiaregia
- sx monte miletto e la gallinola dx Majella sx monte miletto e la gallinola dx Majella
- vecchia pista da sci bocca vecchia pista da sci bocca
- verso il tirreno si intravede il vesuvio verso il tirreno si intravede il vesuvio
- Verso la cima di Monte Mutria Verso la cima di Monte Mutria
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