Cambia la circolazione atmosferica. L'anticiclone africano cacciato via da aria più fresca settentrionale
Come spesso accade in estate, anche quest'anno il meteo riserva cambiamenti bruschi delle sue condizioni proprio nel cuore della bella stagione.
Non è raro assistere ad un break repentino proprio in questa parte del mese di luglio. Statisticamente intorno alla metà del mese impulsi perturbati raggiungono la nostra penisola accompagnati da venti settentrionali che fanno abbassare rapidamente le temperature, specie in concomitanza con acquazzoni, forti temporali e grandinate.
Sulle nostre regioni, quest'anno l'estate ha esordito prepotentemente sin dai primi giorni del mese scorso, sostanzialmente senza soluzione di continuità se non per qualche debole eccezione. Poco da raccontare, se non caldo anomalo oltre la media, brevissime fasi precipitative, qualche grandinata, localmente forte, per il resto tanto sole, e , forse, potremmo dire "troppo" sole.
Scarse precipitazioni dall'inizio del mese di luglio, mentre l'avarizia di pioggia nello scorso mese di giugno è testimoniata dagli accumuli registrati dalla rete di osservazione meteorologica di Meteo Isernia e Molise. Ecco alcuni esempi. Bocca Della Selva, Matese, mm 28.4 nel mese di giugno. Lago del Matese, mm 28.8 con sole due giornate su 30 di precipitazioni. Alto Sangro, Monte Arazzecca mm 43.4 con solo 3 giornate di pioggia su 30. I valori appena riportati appartengono a rilevamenti eseguiti in montagna dove statisticamente dovremmo avere più pioggia. Scendiamo nelle città: Isernia 4.6 mm di pioggia a giugno. Campobasso NORD, mm 11.4, Venafro 12.4 mm. L'elenco delle altre stazioni di osservazione è lungo e dai contenuti sostanzialmente aridi e dunque anomali.
Ora andremo incontro ad una fase di cambiamento caratterizzata (oseremo dire finalmente) sì da pioggia ma forse concentrata in poco tempo poichè determinata inizialmente da forti contrasti dovuti alla massa d'aria di origine diversa che si scontrerà con quella presente. Sembra peraltro che tale svolta possa lasciare strascichi per diversi giorni, relegando il meteo africano a basse latitudini e lasciando lo stivale più soggetto a dinamicità atmosferica: in parole povere, maggiori possibiltà di precipitazioni estive, dunque temporali e grandinate localmente forti, seguite da un miglioramento che non tarderà però a ripresentarsi.
Il maltempo dovrebbe interessare gran parte dell'Italia da nord a sud, ciò significa che anche le nostre regioni saranno esposte, specie sui versanti adriatici. I modelli di previsione del tempo indicano un repentino cambio del contesto termico a partire da martedì / mercoledì, giornate dalle quali potremmo attenderci anche temporali che, come anticipato, potrebbero essere di forte intensità.
Il nostro Sannio ed il Molise dovrebbero risentire questo cambiamento. Le carte del tempo evidenziano una certa esposizione dei versanti adriatici i quali potrebbero vedere il transito di estesi fronti temporaleschi localmente violenti. Particolare attenzione dunque anche alle aree costiere che vedranno il rinforzo dei venti di bora e del moto ondoso.
In presenza di precipitazione intensa c'è possibilità che avvengano quelli che in gergo tecnico sono definiti come downburst, ossia repentine ed intense raffiche di vento sprigionate verso il suolo dalle nuvole temporalesche. Possibili grandinate.
La tendenza successiva a questa fase (attendibilità bassa) vedrebbe la scarsa possibilità che torni immediatamente un nuovo evento caldo, pertanto è auspicabile che godremo di giornate sopportabili almeno sotto il punto di vista dell'afa estiva, ma con indici di instabilità non particolarmente accentuati. La penisola dovrebbe rimanere per alcuni giorni ai margini di una struttura barica ben più stabile ma con fulcro molto più ad occidente, grosso modo tra Spagna e Francia, ciò rende scarsamente attendibile ad oggi una previsione su possibili nuove fasi temporalesche.