Individuazione della possibile zona in cui la scarica ha toccato il suolo. Siamo alla ricerca di testimonianze
Alle ore 20:15 di ieri 5 Settembre 2016 il sistema frontale di una perturbazione atlantica ha portato scompigli su molte aree del Molise e dell'Abruzzo. Le testimonianze di alcuni nostri colleghi hanno confermato violenti acquazzoni accompagnati da tempeste di fulmini sul vastese e verso le aree interne. Il fronte è arrivato anche ad Isernia scaricando parte della sua energia anche in area pentra. Le piogge non sono state molto violente, ma le fulminazioni che le hanno accompagnate sono state davvero suggestive.
Perchè il boato così forte ?
Impossibile per i cittadini di Isernia non aver visto l'imponente flash luminoso seguito immediatamente dal boato. Sono le considerevoli cariche elettriche positive, prodotte dai movimenti convettivi all'interno delle nubi che rilasciano al suolo in pochi istanti una energia difficilmente gestibile. L'aria a contatto con la fulminazione si surriscalda violentemente, portandosi ad alcune centinaia di gradi di temperatura in una frazione di secondo. Ciò provoca la sua espansione violenta, percepita come un boato, se il fulmine è lontano, e come una esplosione se invece il fulmine è caduto vicino all'osservatore.
Il fenomeno è stato ripreso dall'alto della collina di Collevecchio, nella zona est di Isernia. E' visibile chiaramente la fulminazione principale, ben ramificata e la fulminazione secondaria, caduta a destra ad alcune centinaia di metri di distanza.
Grazie alla elevata risoluzione degli apparecchi ottici in dotazione a questo ed altri osservatori ( esclusiva in Molise ), abbiamo eseguito un montaggio degli scatti: il primo di ieri, al momento del fulmine ed il secondo di oggi in piena luce. Ciò ci permette di individuare con buona approssimazione la possibile area in cui la scarica ha toccato il suolo. Questa potrebbe coincidere con la zona qui fotografata.
Il condizionale è d'obbligo poichè lo scatto mostra il fulmine come una striscia sovraesposta, con un alone che potrebbe ingannare l'osservatore. Il punto di caduta potrebbe discostarsi di qualche decina di metri da quello individuato, a causa anche dell'appiattimento del piano prospettico della foto. Pertanto invitiamo coloro che si trovavano in zona ieri, ad inviarci la loro testimonianza per confermare o smentire quanto sospettiamo.
Aggiornamenti su dove è caduto il fulmine
Due nostri utenti Facebook ci scrivono raccontando che la scarica ha colpito la piazza fotografata, precisamente un palo della segnaletica stradale. In genere l'impatto di un fulmine lascia qualche traccia causata principalmente dal forte calore. Non è raro trovare alberi spezzati, frazioni di muretti a secco disgregati, rivestimenti stradali disconnessi. Vi terremo eventualmente aggiornati se avremo ulteriori precisazioni.