Tutta l'Europa sotto una campana di aria più calda del normale
E' dicembre ormai inoltrato e pochi giorni ci separano dal prossimo Natale che quest'anno potrebbe essere caratterizzato da clima autunnale. Se la catena alpina ha giovato già di abbondanti nevicate, i settori centro meridionali dello stivale soffrono ancora la latitanza del freddo, assente anche alle quote alte dell'Appennino.
A darcene prova sono gli skyline che circondano le nostre città: la pochissima neve che in montagna ha appena imbiancato le cime sta fondendo a causa delle temperature più alte del normale.
Il fenomeno climatico non interessa solo noi ma anche territori ampissimi del Vecchio Continente, sino all'est balcanico dove l'anomalia termica positiva è salita sino a ben 16 gradi centigradi. Purtroppo anomalie a due cifre sembrano ancora dominare la scena anche a latitudini più elevate come Germania e parte dei paesi scandinavi meridionali.
Il Mediterraneo non è stato risparmiato da questo autunno che, malgrado sia formalmente ancora la stagione in carica, avrebbe potuto "ruggire" un po di più ma a quanto pare sta preferendo accompagnarci verso una Natale non certo da cartolina.
Le correnti sull'Italia sono e saranno ancora meridionali ed umide. L'alta pressione si sbilancerà molto ad est favorendo l'ingresso di una perturbazione ciclonica non fredda che influenzerà a breve le nostre giornate. Il tempo incerto potrebbe persistere anche per il prossimo fine settimana con diversi impulsi instabili in sequenza che porteranno ventilazione in rinforzo dai quadranti sud / ovest soprattutto sui mari. Come anticipato clima mite, senza rischio di neve a quote basse.
La tendenza per la prossima settimana, quella del Natale 2019, potrebbe delineare uno scenario di ulteriore ennesima spinta anticiclonica di matrice nord africana verso l'Italia, soprattutto nel periodo della vigilia. Il contesto termico è anomalo in positivo, dunque le temperature potrebbero mantenersi al di sopra delle medie del periodo di circa 4 o 5 gradi.