Il quadro sinottico europeo tipico delle stagioni di transizione (primavera-autunno), è movimentato. Ecco cosa potrebbe accadere da noi.
L’immagine che segue rappresenta infatti uno dei risultati e allo stesso tempo causa di tale dinamismo meteorologico: possiamo così osservare un affascinante settore depressionario, che nella giornata del 3 Aprile toccava i 985 hPa e che si apprestava a traslare, ruotando al contempo, verso Nord-Est.
Questa sinuosa figura barica, chiamata dall’Istituto Meteorologico Tedesco “Ipazia”, in sinergia con un ramo del jet-stream ad essa sottostante, sta dunque in queste ore pilotando sull’Italia correnti più calde e umide richiamate dal vicino continente africano, responsabili esse a loro volta delle piogge che in queste ore stanno bagnando principalmente l’Italia centro-settentrionale.
A partire dalla giornata di Giovedì 5 Aprile, però, comincerà ad esercitare la propria influenza sulla nostra penisola un’altra pedina dello scacchiere meteorologico europeo. Un altro centro depressionario, più esteso e dalla pressione ancor minore (inferiore ai 975 hPa), ruotando in Atlantico su se stesso come una trottola, favorirà l’innesco di un delicato meccanismo di azione e reazione: si comincia con l’elevazione di un promontorio anticiclonico tra Spagna e Francia occidentale e si finisce con una debole avvezione di aria fredda polare marittima sul suo bordo orientale, dunque sull’Italia, sulla quale in questa giornata cadranno piogge anche a carattere temporalesco.
Da Venerdì 6 Aprile, se si escludono finali episodi di instabilità marittima sul bacino adriatico, la tendenza sarà al miglioramento del tempo, con schiarite diffuse nella giornata di Sabato 7 Aprile.
Al prossimo aggiornamento!