La circolazione depressionaria ionica, responsabile del maltempo e delle piogge delle ultime ore, è definitivamente in via di colmamento barico grazie alla sua progressiva traslazione verso levante che ne favorisce il completo indebolimento.
La situazione risulta tuttavia nettamente più complessa alle quote superiori, ove risulta una spiccata dinamicità soprattutto nel breve e medio termine.
Se infatti nella giornata di Sabato 13 Gennaio l’Italia si troverà ancora sotto l’influenza di aria più fresca e instabile di matrice nord-orientale (per la quale si potrebbero avere ancora rovesci in mattinata), nella prime ore di Domenica 14 Gennaio, grazie all’azione congiunta dell’Anticiclone delle Azzorre e del Ciclone d’Islanda, un impulso freddo di origine artico-marittimo, tuffandosi direttamente nell’Oceano Atlantico prima e sulle coste dell’Europa Occidentale dopo, richiamerà a sé come una grande calamita un’ulteriore massa d’aria più fredda e ancora instabile, la quale sarà perciò costretta a scorrere sull’Italia, portando tra Domenica e Martedì nuove piogge sparse e deboli nevicate in montagna sulla nostra Penisola.
L’analisi della tendenza al medio termine ci porta infine ad ipotizzare come quest’ultima giornata possa fungere da nuovo spartiacque per il tempo meteorologico, che potrebbe da Mercoledì 18 vivere un periodo dai connotati più variabili (e forse anche invernali).
Ma, a causa dell’elevatissima incertezza di spread nei modelli fisico-matematici a partire da quella data, ulteriori considerazioni rischierebbero di trasformarsi in pure speculazioni.
Al prossimo aggiornamento!