E’ terminato un altro anno. Finisce così anche il 2014, una “ottima annata” direbbe qualcuno in termini enologici. Un bell’anno si, tecnicamente parlando. Un po meno meteorologicamente.
I singhiozzi delle stagioni recentemente passate sono stati sotto gli occhi di tutti, o per lo più degli appassionati più incalliti che ricordano senza difficoltà “che tempo faceva il 15 giugno scorso”. Un autunno 2013 interrotto bruscamente da una nevicata prematura a novembre, seguìto da un inverno 2013-2014 decisamente poco stimolante ad eccezione di qualche evento febbraiolo. E l’estate 2014? Beh, qualcuno del Cyber-Popolo dei tweet e dei social scrisse “ma perché è iniziata ? Evidentemente mi sono perso qualcosa”. Eppure alla fine è iniziata, tra alti e bassi, arrivando fino ai 38.1 °C di Termoli durante la garbinata del 13 Agosto scorso. Ed una volta arrivata, l’estate non voleva andar via, intiepidendo alcune zone del Paese fino ad un passato non troppo lontano. Insomma, un annata “dal sapore occidentale” e piovosa quella appena trascorsa, con eventi intensi ed accumuli complessivi di ben oltre 1000mm in più località.
Ma almeno, abbiamo chiuso in bellezza ed il fine anno 2014 ci ha regalato un po’ di sano, atteso ed epocale refrigerio. Mentre vi scrivo imperversa l’ennesima bufera. Ci siamo quindi riallineati ad un comportamento più simile ai racconti dei nostri nonni: eh si… chi di voi in questo momento non volge un pensiero alla consumata frase “prima si che c’erano gli inverni”, oppure “Le nevicate di prima non ci sono più”. Senza dilungarci troppo, ci limitiamo a lasciare spunti di riflessione su termini di paragone tra “vecchio” e “nuovo” delegando ad onorevoli studi climatologici le dovute interpretazioni su ciò che effettivamente sta accadendo.
Per ciò che più ci riguarda, ossia il monitoraggio del tempo, lamentarsi sarebbe peccaminoso. Certamente nel corso del 2014 è stata gettata la base solida delle strutture portanti la Rete, ossia le varie postazioni di rilevamento meteo, passate una ad una sotto le nostre mani, vuoi per l’installazione diretta, vuoi per la gestione del software. In pochi mesi è stata chiusa la cintura costiera di Termoli / Vasto, quella del Matese / Abruzzo con Roccaraso, Bocca Della Selva, e Campitello Matese, ultima arrivata in casa Meteoisernia. Sono stati pubblicati due sensori UV, a Ferrazzano ed Isernia in località Macerone . Nuove finestre webcam sul cielo operano a Miranda, Isernia, Vasto, Ferrazzano, Campitello Matese, Roccaraso, Bocca Della Selva, Cerreto Sannita (BN) e San Bartolomeo in Galdo (BN) Oserei dire che in 12 mesi solari, dall’ottobre 2013 all’ottobre 2014 si è formato il nocciolo del progetto meteo.
Non ultime per importanza, le validissime postazioni “buffer” del versante campano, quali Cerreto Sannita (con la gemella di Pezzalonga) e San Bartolomeo in Galdo che ci aiuteranno a capire le dinamiche del tempo immediatamente al di là dei nostri confini, delimitati dal Massiccio dei Monti del Matese.
Ma gli uomini ? Ce ne sono ed anche volenterosi e disponibili. L’elenco è scontato. Anche se non sarà mai sufficiente, ringrazio di nuovo tutti ufficialmente: sia i sostenitori sia coloro che hanno sacrificato il proprio tempo libero per muoversi durante le installazioni. In questa sede vi risparmio dunque il consueto elenco degli amici.
Un 2014 sì proficuo, ma non privo di incidenti, il peggiore di quali ha colpito la stazione di Termoli Panfilo nei primi giorni di settembre, quando la ramificazione di un fulmine, caduto proprio sul lido, è transitata sull’impianto elettrico danneggiando irreversibilmente parte dell’attrezzatura. Tuttavia, da queste ceneri, anche questa volta ci siamo risollevati.
Eh si, “Gioia e dolore sgorgano da un’unica fonte” direbbe Littleword. E’ certamente magnifico godersi gli eventi positivi, come la partecipazione al Maker Faire 2014 di Roma, ma è tristemente irritante sopportare le spallate ricevute pubblicamente da una anziana quanto poco saggia Critica, peraltro vocata geneticamente alla spavaldica distruzione, che ci ha definiti da sempre e pubblicamente con suggestivi epiteti, degni di completare un pietoso ma simpatico bestiario.
Sono gli effetti collaterali di una dubbia forza attribuita alla politica delle parole, basata su principi discriminatori e pregiudizievoli, dalla quale prendiamo ovvie distanze.
Come andrà a finire? Beh, lo saprete solo se continuerete a seguire la nostra attività che sarà scadenzata, almeno per tutto il nuovo anno, da nuovi importanti aggiornamenti.
Buon 2015 a tutti.
Filippo