L'estate affronta la prima crisi della tarda stagione
Proprio in coincidenza con l'ingresso del primo mese dell'autunno meteorologico, siamo alle porte di un cambiamento radicale delle condizioni del tempo. Dopo il prepotente predominio dell'anticiclone africano, pressocchè quasi indiscusso nel corso di questa estate 2019, approdiamo ad una fase di cambiamento. Quello che viene definito in termini tecnici come "pattern", ovvero lo schema frutto del posizionamento delle alte pressioni e delle basse pressioni, sta per cambiare, a vantaggio questa volta di correnti più fresche di origine atlantica.
Anche se è comunque presto parlare di "autunno" nella concezione più comunemente diffusa, il prossimo cambiamento sembra questa volta essere più incisivo e duraturo, tale da trasformare rapidamente (per ora) l'estate calda che avevamo conosciuto in un una fase dai connotati differenti.
Come anticipato, l'anticiclone, attualmente già debole e stressato da una depressione in transito sul Mediterraneo, dovrebbe cedere il passo a nuove perturbazioni provenienti dai quadranti settentrionali dell'Europa, che interesseranno tutta la penisola italiana, nostre regioni comprese.
Questa nuova e prima settimana di settembre 2019 inizia dunque all'insegna del tempo instabile, sovente piovoso e temporalesco. L'atmosfera negli strati più bassi è ancora relativamente calda ed umida, pertanto è lecito attendersi fenomenologia anche di forte intensità in presenza dei contrasti termici che si andranno a generare durante questo cambiamento.
I venti, che diventeranno settentrionali, faranno abbassare anche le temperature che, dagli attuali valori leggermente sopra la media, si porteranno su valori al di sotto della media con differenze anche di 5 gradi rispetto al passato. Questa flessione potrebbe essere più accentuata proprio sui versanti adriatici dell'Italia e dunque anche sulle nostre regioni, a partire dalla metà di questa settimana.
La tendenza al momento vede il persistere di questa condizione termica mutata. Circa le piogge abbiamo già accennato ad una loro presenza invadente per buona parte dei prossimi giorni e sparse su vaste aree del territorio molisano e del Sannio.