Fuori dall'armadio di nuovo giacconi e abbigliamento pesante.
Le regole del gioco sono dettate da una imponente massa di aria fredda che, in qualche settore del Vecchio Continente settentrionale, assumerà connotati gelidi. Essa terrà sotto scacco larga parte dell'Europa, mantenendo abbondantemente sotto la media i valori termici. La nuova perturbazione interesserà tutto lo stivale, da nord a sud e con parentesi burrascose. Una situazione opposta è invece in corso sul settore della Groenlandia e in Atlantico settentrionale dove in alcune aree le temperature sono oltre la media sino a oltre 10 gradi centigradi.
La giornata di sabato, dunque, darà il via a questa fase di maltempo che inizierà con pioggia insistente, localmente forte con temporali, sui nostri settori accompagnata da venti occidentali e temperature in leggera diminuzione. Con il trascorrere delle ore i venti prenderanno vigore e soffieranno con forti raffiche sempre da ovest. Dovrebbe essere proprio la giornata di domenica a fare da preludio al sensibile calo termico che sarà avvertito in maggiore misura proprio tra domenica e lunedì, quando il minimo della perturbazione, transitato proprio in prossimità delle nostre regioni, scivolerà verso sud est richiamando aria fredda da nord.
I venti quindi ruoteranno da settentrione mantenendosi sostenuti/forti specie sul versante adriatico. Le temperature scenderanno abbastanza bruscamente e saranno tali da riportare veloci spolverate di neve in montagna.
Questa sferzata gelida dovrebbe essere sì rapida, da lasciare la penisola già da martedì, lasciando velocemente spazio a rimonta anticiclonica che porterà con sè il ritorno dell'aria calda da sud. Non è escluso che nel corso dei prossimi giorni vivremo due stagioni opposte in tempi relativamente brevi.
Osservando la modellistica nel medio termine, si iniziano ad intravedere i primi affondi tipici dell'estate entro la prima decade del mese, assolutamente da confermare.