In pochi minuti, misurati oltre 100mm di pioggia preceduti da spettacolari boati nel cielo
Vi mostriamo alcune immagini che aiutano ad approfondire la descrizione dell'evento di domenica pomeriggio 10 Settembre 2017, quando un profondo vortice di bassa pressione, proveniente dal Mar Tirreno e transitato poi sul centro sud Penisola nella giornata di lunedì 11 con 996.6hpa alle ore 15.35 (stazione meteo di Isernia San Lazzaro), ha generato un sistema temporalesco definito come V-Shaped cioè a "forma di V".
Cerchiamo di commentare insieme alcuni rilievi eseguiti da Pietro Grosso.
Foto 1: delimitazione della linea di instabilità temporalesca che è transitata sul Molise occidentale a partire dalle ore 15.25 circa (Rilievo stazione meteo di Scapoli) per poi avere un acme sul capoluogo pentro dalle ore 16.00 (inizio dell'evento) fino alle ore 17.35 con un rain rate massimo di 209.4mm/h (stazione meteo di Isernia San Lazzaro). Questo fronte a meso scala ha avuto un movimento verso NE ed è poi scivolato verso SE, perdendo energia nel corso del suo cammino. Sulla carta sono visibili gli accumuli registrati dalla nostra rete. Spiccano gli oltre 150mm a Carovilli, luogo situato proprio entro la direttrice di instabilità, che, come accade spesso in questi casi, segue una linea molto precisa.
Foto 2, foto 3: Individuazione delle due celle temporalesche a mezzo scatto satellitare e sovrapposizione delle stesse sul layer geografico georeferenziato. E' evidente come la perturbazione abbia aspirato grandi quantità di umidità dal Mar Tirreno (caldo) condensata poi in nubi imponenti appena nell'entroterra Penisola. Una prima cella si è generata in Campania, la seconda in territorio molisano.
Foto 4, foto 5 Queste carte mostrano la temperatura definita come "top nube", ossia corrispondente alla sommità delle nubi, in questo caso cumulonembi. Il valore di temperatura di solito è inversamente proporzionale all'altitudine raggiunta, pertanto ci siamo trovati di fronte ad un sistema con cumulonembi con sommità molto elevate, vigorosi e pieni di energia perchè spinti verso l'alto dalle convezioni frutto della instabilità della perturbazione.
Foto 6: Una perturbazione temporalesca come quella appena trascorsa, non può non aver generato le consuete spettacolari fulminazioni al suolo. Questo scatto è stato realizzato da Pietro Grosso, il nostro cacciatore di fulmini, a Toro l'11 Settembre scorso alle ore 3.30. In quella fase, il sistema V-Shaped era già esaurito, lasciando spazio al transito di celle temporalesche isolate e di diversa origine, tuttavia, molti hanno certamente sentito il caratteristico rombo senza soluzione di continuità che si è avvertito nell'isernino domenica scorsa, prima dell'inizio dell'evento.